Pubblicato per la prima volta nel 1971, il romanzo racconta in prima
persona le vicende dell'emigrazione dal sud e quelle della lotta operaia
a Torino. Un'occazione per incontrare un narratore d'eccezione di una
stagione fertile e controversa della nostra storia.
"...Prima della Fiat politicamente ero un qualunquista. Vedevo adesso
alla Fiat gli studenti che davanti al cancello davano volantini. Che
volevano parlare con gli operai. Il fatto mi sembrava un pò strano. Mi
dicevo ma come. Questi che hanno il tempo libero per scopare e per
divertirsi. Vengono davanti alla fabbrica che è la cosa più schifosa che
c'è. La fabbrica che è davvero la cosa più assurda e schifosa che c'è.
vengono qua davanti alla fabbrica cosa ci vengono a fare. M'incuriosiva
un pò questo fatto. Però pensavo alla fine che erano dei pazzi dei
coglioni dei missionari. E non mi interessavo a quello che dicevano..."
Giovedì, 01 Maggio 2025 - 17:43